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01 Nov2019

Nuove terapie per la poliposi nasale e asma

Scritto da Super User. Pubblicato in Naso

Un importante articolo pubblicato su The Lancet a settembre 2019, riporta i risultati di 2 studi internazionali che hanno incluso oltre 2500 pazienti affetti da poliposi nasale e rinosinusite cronica (CRSwNP) resistenti ai trattamenti cortisonici e alle terapie chirugiche o a entrambi, trattati con un farmaco biologico il DUPILUMAB. Questo anticorpo monoclonale umano si è già dimostrato efficace nei pazienti affetti da asma e dermatite atopica perchè inibisce la produzione delle interleuchine 3 e 4, agenti che favoriscono lo stato di infiammazione cronica presente in questi pazienti.

Nei pazienti con rinosinusite cronica e polipi nasali, Il DUPILUMAB ha ottenuto una significativa riduzione della dimensione dei polipi nasali, della sofferenza sinusale valutata radiologicamente e dei sintomi della malattia ed il suo uso è raccomandto per pazienti con poche alternative terapeutiche efficaci.

L'uso di questo anticorpo con l'indicazione specifica per la rinosinusite cronica con polipi resistente alle terapie tradizionali è già stato approvato dalla FDA americana e dalle istituzioni di molti paesi europei e se ne attende l'approvazione specifica anche in Italia.

Reference:

Efficacy and safety of dupilumab in patients with severe chronic rhinosinusitis with nasal polyps (LIBERTY NP SINUS-24 and LIBERTY NP SINUS-52): results from two multicentre, randomised, double-blind, placebo-controlled, parallel-group phase 3 trials 
Prof Claus Bachert, MD - Prof Joseph K Han, MD - Prof Martin Desrosiers, MD - Prof Peter W Hellings, MD - Nikhil Amin, MD - Stella E Lee, MD - Prof Joaquim Mullol, MD - Leon S Greos, MD - John V Bosso, MD - Tanya M Laidlaw, MD - Prof Anders U Cervin, MD - Jorge F Maspero, MD - Prof Claire Hopkins, DM - Prof Heidi Olze, MD - Prof G Walter Canonica, MD - Prof Pierluigi Paggiaro, MD - Seong H Cho, MD - Prof Wytske J Fokkens, MD - Prof Shigeharu Fujieda, MD - Mei Zhang, PhD - Xin Lu, PhD - Chunpeng Fan, PhD - Steven Draikiwicz, MD - Siddhesh A Kamat, MBA - Asif Khan, MBBS - Gianluca Pirozzi, MD - Naimish Patel, MD - Neil M H Graham, MD - Marcella Ruddy, MD - Heribert Staudinger, MD - David Weinreich, MD - Neil Stahl, PhD - George D Yancopoulos, MD - Leda P Mannent, MD
Published:September 19, 2019 DOI: https://doi.org/10.1016/S0140-6736(19)31881-1

 

Estratto da DOCTOR 33, giovedì 31 ottobre 2019

09 Gen2016

I lavaggi nasali nella terapia della sinusite cronica

Scritto da OtoRinoLaringoiatri Associati. Pubblicato in Naso

Terapia Medica della Sinusite Cronica degli Adulti. Una Revisione Sistematica della letteratura

Luke Rudmik et al.  Jama 2015;314 (9):926-939 – Clinical Review & Education

La rinosinusite cronica è definita come un'infiammazione delle cavità nasali e sinusali persistente per più di 3 mesi (tab 1).
La sua incidenza è in aumento come quella di tutte le patologie delle vie aeree che colpiscono ormai quasi un terzo della popolazione e si associa ad una riduzione della qualità della vita, della produttività e della qualità del sonno oltre che ad elevati costi sociali.  
Numerosi sono i presidi terapeutici suggeriti in letteratura (tab 2) ed una revisione dei dati pubblicati sulla reale utilità di ogni singolo farmaco per la terapia e la prevenzione delle riacutizzazioni è indispensabile per districarsi in un tale labirinto e poter consigliare la terapia più indicata al minor costo biologico e sociale.
 
La revisione di 29 studi per un totale di 5181 pazienti ha evidenziato come 

nella prevenzione della riacutizzazione trovino indicazione l’utilizzo quotidiano e a lungo termine di:

  • steroidi topici
  • lavaggi nasali ad alto volume (>100 ml)
  • omalizumab se polipi

nella terapia delle riacutizzazioni trovino indicazione

nella poliposi
  • steroidi sistemici (14-21 giorni)
  • antibiotici a breve termine (21 giorni)
nella sinusite senza polipi
  • antibiotici a lungo ternime (3 mesi)
  • steroidi sistemici (14-21 giorni)

La Diagnosi

I criteri diagnostici riconosciuti per la rinosinusite cronica sono: 
la presenza di almeno 2 dei seguenti sintomi evidenti da almeno 3 mesi:
 
  • ostruzione nasale
  • pressione facciale o la sensazione di pienezza
  • rinorrea (anteriore o posteriore)
  • diminuzione dell'olfatto

concomitante presenza di almeno 1 dei seguenti segni di infiammazione:  

  • polipi nasali
  • edema o pus nel meato medio
  • TAC positiva per infiammazione

 

Terapia presente in letteratura

I presidi terapeutici proposti in letteratura per la terapia della rinosinusite cronica sono: 
  • steroidi topici irrigazioni con alto volume (> 100 ml) di soluzione salina  
  • antagonisti dei leucotrieni (montelukast)
  • immunoterapia specifica (ITS) in caso di allergia dimostrata
  • steroidi sistemici
  • antibiotici short-term (3 settimane): doxiciclina
  • antibiotici long-term (3 mesi): macrolidi
  • immunoterapia con anticorpi monoclonali (omalizumab et al.)
  • antibiotici o antifungini topici (mupirocina, anfotericina B)
 

Conclusioni dell’articolo:

  • Evidence supports daily high-volumesaline irrigation with topical corticosteroid therapy as a first-line therapy for chronic sinusitis.
  • A short course of systemic corticosteroids (1-3weeks), short course ofdoxycycline (3weeks), or a leukotriene antagonistmay be considered in patients with nasal polyps.
  • A prolonged course (3 months) of macrolide antibiotic may be considered for patients without polyps 

 

09 Gen2016

I Lavaggi nasali - dalla pratica all'evidenza

Scritto da OtoRinoLaringoiatri Associati. Pubblicato in Naso

I LAVAGGI NASALI: DALLA PRATICA EMPIRICA ALLA MEDICINA DELL’EVIDENZA

Estratto da: P.L.Bastier et al. Eur Ann Otorhinolaryngol Head Neck Dis.2015 Nov;132(5):281-5

Le irrigazioni nasali svolgono un ruolo riconosciuto e non trascurabile nel trattamento di numerose patologie nasosinusali e nella medicazione postoperatoria di tali patologie. Questa revisione della letteratura si propone di valutare, seguendo la evidence-based medicine, le indicazioni  e le modalità di utilizzo per ottimizzarne l’efficacia.

Metodi d’irrigazione

L’analisi della letteratura evidenzia come, benchè non vi sia ad oggi consenso univoco sul metodo da utilizzare per l’irrigazione al fine di raggiungere tutte la cavità paranasali, sia preferibile:

-       l’irrigazione a pressione positiva piuttosto che a pressione negativa (aspirazione) o la nebulizzazione

-       la somministrazione di volumi di soluzione grandi (almeno 150 cc)

-       l’uso di un adattatore per sigillare la narice attraverso cui si esegue il lavaggio ed così evitare o minimizzare il reflusso

-       l’utilizzo di un apparecchio a tenuta che impedisca il reflusso al suo interno di soluzione già erogata per evitare la contaminazione della soluzione stessa, in plastica lavabile e adatta al microonde e che eroghi circa 5ml/s di salina.

Composizione della soluzione

Dalla letteratura non sempre è possibile risalire alla composizione delle soluzione erogate con poche eccezioni, tuttavia si è osservato come la migliore efficacia si ottenga con l’uso di soluzioni simili all’acqua marina e cioè:

-       soluzioni ricche in ioni calcio e povere in sodio poiché aumentano e migliorano i movimenti delle cellule ciliate dell’epitelio nasosinusale

-       soluzioni ricche di magnesio che ha un ruolo antinfiammatorio riducendo la produzione dei mediatori implicati nell’allergia e l’apoptosi delle cellule ciliate che si verifica in corso di infiammazione

-       soluzioni tamponate con bicarbonato che mantenendo il ph lievemente alcalino riduce la viscosità del muco

 

Vantaggi clinici dei lavaggi con soluzione tipo acqua marina

La letteratura esaminata evidenzia come i lavaggi nasali con soluzione salina

-       nella rinite allergica hanno migliorato la sintomatologia della popolazione pediatrica riducendo la necessità di utilizzare antistaminici e cortisonici.

-       nella sinusite cronica allergica e non allergica hanno migliorato la sintomatologia in manuera significativamnete più consistente dell’uso di steroidi ed antistaminici senza lavaggi.

-       nell’oculorinite allergica lieve o moderata sono risultati efficaci nel controllare i sintomi al pari degli antistaminici o degli steroidici topici.

-       nella rinite acuta ricorrente dei bambini hanno ridotto il numero di episodi, minimizzando anche la necessità di terapia farmacologica ed eventuali complicazioni

-       nella sinusite acuta hanno accellerato la guarigione quando associati alla terapia standard

-       nel postoperatorio di qualsiasi intervento nasosinusale hanno dimostrato una irrinunciabile efficacia nell’accellerare la guarigione rimuovendo croste, muco e fibrina. 

28 Giu2014

Dall'Ostruzione Respiratoria ai Polipi

Scritto da OtoRinoLaringoiatri Associati . Pubblicato in Naso

L’ostruzione respiratoria nasale, ossia la difficoltà a respirare per via nasale, è il primo sintomo e quello principale di tutta la patologia nasosinusale. Essa è dovuta ad edema (gonfiore) e/o ipertrofia (aumento delle dimensioni) del rivestimento mucoso del naso, soprattutto a livello dei turbinati. La sua comparsa, graduale o improvvisa, ed eventuali altri sintomi associati caratterizzano le diverse patologie e possono indirizzare la diagnosi. Gli altri sintomi tipici della patologia naso sinusale sono: rinorrea (cioè produzione di muco), starnutazione, iposmia (riduzione dell’olfatto), senso di peso facciale e, contrariamente a quanto si crede, più raramente cefalea vera e propria....

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20 Giu2014

Lavaggi Nasali: un'abitudine da imparare

Scritto da OtoRinoLaringoiatri Associati. Pubblicato in Naso

netipot

Nella millenaria pratica Yoga una corretta respirazione è fondamentale per bilanciare i due canali positivo (Pingala nadi) e negativo (Ida nadi) che si aprono rispettivamente nella narice destra ed in quella sinistra. Attraverso questi due canali fluisce il Prana cioè l’energia vitale. Pertanto le irrigazioni per ottenere una buona pulizia del naso sono presupposto di ogni esercizio di rilassamento e coloro che si avvicinano a questa pratica affermano di avvertire un miglioramento del senso del gusto e dell’olfatto...

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31 Ago2013

La chirurgia del naso senza tamponi

Scritto da OtoRinoLaringoiatri Associati . Pubblicato in Naso

L'Endoscopia ?

La chirurgia del naso e dei seni paranasali si confronta con il problema dell’abbondante sanguinamento che caratterizza queste strutture soprattutto in presenza di stati di infiammazione cronica come le riniti allergiche, le sinusiti croniche, i polipi nasali. Per prevenire eventuali emorragie post-operatorie il chirurgo è sempre stato costretto a utilizzare il tamponamento nasale ...

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28 Dic2015

Dall'otosclerosi all'impianto cocleare - La chirurgia della sordità

Scritto da OtoRinoLaringoiatri Associati. Pubblicato in Orecchio

La cura chirurgica delle malattie dell’orecchio ha ricevuto il suo massimo impulso da quando, ormai più di 60 anni fa, è stato prodotto il primo microscopio operatorio con il contributo fondamentale degli otorinolaringoiatri. Primi tra i chirurghi, proprio loro hanno intravisto le enormi potenzialità di questo strumento nel trattamento delle malattie dell’orecchio che contiene strutture complesse e di dimensioni  così piccole da essere quasi invisibili ad occhio nudo (gli ossicini, il nervo facciale, il labirinto).

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10 Gen2016

Niente patente a chi soffre di apnee notturne

Scritto da OtoRinoLaringoiatri Associati. Pubblicato in Disturbi del Sonno

Direttive Europee sui disturbi ostruttivi del sonno (OSAS)

L’eccessiva sonnolenza diurna è definita come

“Necessità di dormire irresistibile, non desiderata, non procrastinabile, inappropriata e persistente nelle ore diurne"
La sonnolenza è il sintomo più invalidante dei disturbi ostruttivi del sonno (OSAS) che nella popolazione maschile sopra i 50 anni interessano una persona su 5.
Nel 2014 L’Unione Europea ha emanato una direttiva sulla sicurezza dei trasporti in cui la sonnolenza è stata aggiunta alle malattie neurologiche già considerate fattore di rischio primario per incidenti stradali, richiedendo l’adeguamento degli Stati membri entro il 1-1-2016. In parole povere ciò significa che molto presto nel rinnovo delle patenti e soprattutto per quelle riservate alle categorie speciali (autisti, autisti pubblici, ecc.) sarà richiesta la valutazione dei disturbi del sonno
Nel Novembre 2014 l’Italia ha recepito questo invito ed il Ministero della Salute ha istituito un Tavolo di esperti per produrre un Documento di Indirizzo sulla prevenzione e la diagnosi dell’OSAS, con particolare riguardo alla valutazione della sonnolenza.
I risultati dei lavori saranno oggetto di un Decreto Legge attuativo che verrà presentato alle Regioni il 26 gennaio 2016.

Considerato che in Italia ogni anno si rinnovano 5 milioni di patenti e ricordando la prevalenza dell’OSAS negli over 50, si comprende la necessità di avere centri specialistici di riferimento locali cui rivolgersi per la valutazione della sonnolenza e la sua prevenzione in corso di rinnovo delle patenti di guida.  

 

CENTRO  PRIVATO
PER LO STUDIO E CURA DELLE MALATTIE DEL SONNO

Somnolab

Somnolab offre tutti gli strumenti utili a diagnosticare la patologia del sonno

  • poligrafia (registrazione notturna del sonno) ambulatoriale
  • sleep endoscopy con registrazione poligrafica
  • chirurgia della roncopatia e dell’OSAS
  • applicazione e set-up di CPAP
  • consulenze specialistiche per tutte le specialità interessate

Contattateci!!!
telefono:     011 764 19 96 – 011 508 92 75
email:     Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

09 Gen2016

I colpi di sonno alla guida

Scritto da OtoRinoLaringoiatri Associati. Pubblicato in Disturbi del Sonno

Il colpo di sonno

le palpebre diventano pesanti
è difficile tenere gli occhi aperti
si sbadiglia frequentemente
la testa ciondola
si sposta il busto e si cambia frequentemente posizione
non si ricorda cosa è successo negli ultimi chilometri
non ci si accorge di aver fatto l'ultimo pezzo di strada
è difficile concentrarsi
ci si gratta la testa, le guance, le braccia
non si riesce a mantenere una velocità costante
si eseguono frequenti e piccoli spostamenti dalla corsia di marcia

Sono tutti segni premonitori di un incipiente colpo di sonno ed è necessario fermarsi al più presto!!!

Tra il 10 ed il 20% degli incidenti stradali avvengono per un colpo di sonno

Tra le cause più frequenti: ever dormito poco e male il giorno prima del viaggio, la monotonia e l'eccessiva regolarità del viaggio, il viaggare di notte e da soli (soprattutto tra mezzanotte e le 6 del mattino), la guida sotto sole abbagliante e con temperatura in macchina troppo alta, la guida nella nebbia, i pasti troppo abbondanti e grassi, il consumo di alcolici e l'assunzione di farmaci

Consigli pratici per la prevenzione degli incidenti da colpo di sonno.

Quando si viaggia alla guida di un veicolo ed iniziano a manifestarsi quei segnali che ci avvertono di una diminuzione del livello di vigilanza il miglior consiglio è fermarsi quanto prima.

Durante la sosta, la prima contromisura consigliata consiste nella assunzione di caffeina alle dosi di 150 mg (due tazze).

Se si associa un sonnellino di 15 minuti si ha un effetto più marcato e duraturo che se si adotta uno solo di questi metodi.

L'efficacia di un sonno di 15 minuti di sonno è dimostrata da studi su lavoratori soggetti a turni notturni: la diminuzione degli incidenti stradali nei lavoratori che hanno effettuato un sonnellino prima di iniziare il turno è pari al 40% rispetto alla media.

E' interessante sottolineare inoltre che è stato dimostrato come un sonnellino maggiore di 20 minuti non produce insultati migliori ma può portare a difficoltà di risveglio ed inerzia da sonno.

Sulla base di queste osservazioni possiamo stilare un decalogo da seguire per la prevenzione degli incidenti stradali e/o lavorativi da colpi di sonno:

Misure preventive prima del viaggio

  • Evitare la guida notturna quando possibile
  • Dormire adeguatamente la notte precedente
  • Non bere alcoolici
  • Identificare e curare le malattie che provocano sonnolenza

Misure preventive durante il viaggio

Quando compaiono facile distraibilità con incapacità a ricordare l'ultimo tratto di strada percorso, sbadigli ed ammiccamenti frequenti, strofinamento degli occhi e del viso, automatismi gestuali come modificare la postura o grattarsi gli arti superiori ecc... fermarsi immediatamente.

  • Assumere 2 tazzine di caffè
  • Effettuare un sonnellino di non più di 20 minuti

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